Per la Sua dolorosa Passione

Mi accingo brevemente a scrivere un pensiero personale dopo il ritiro, senza attendere, nel voler catturare alcuni aspetti. In particolare rivolgo un pensiero affettuoso a tutti Voi per l’accoglienza rivolta alla mia persona, per aver beneficiato dell’amore misericordioso veicolato dallo Spirito Santo, che mi è stato trasmesso e donato; ho percepito il tutto con una certa intensità pur trasportata teneramente nelle acque della misericordia, per questo ringrazio tutti.

Gesù misericordioso accompagna il mio percorso di fede, la Sua immagine e la coroncina della divina misericordia ha suscitato sempre la mia attenzione, ma non conoscevo la spiritualità di Santa Faustina che durante gli incontri, seppur a grandi linee, ho appreso durante le catechesi. Sin dal primo giorno mi è stato chiesto di leggere la preghiera di apertura nell’ora della misericordia, un tuffo per il mio cuore, perché nel dover onorare l’agonia di Gesù sulla Croce, il mio sentire prevalente è focalizzato sulla sofferenza e dolori patiti da Gesù Cristo, ho avvertito il dolore per Gesù e per la sua passione, quindi il reiterare l’ora scoccata dell’agonia di Gesù, produce in me commozione intensa che non si arresta, anche durante la catechesi, quando Frate Attilio fa riferimento ai chiodi piantati sulle mani e piedi di Gesù. Non posso distogliere il mio pensiero per la tanta sofferenza provata da Gesù Cristo per tutti noi. Questo significa che il peccato continua a farmi sentire dolore? Che l’amore che nutro per Lui, il mio Signore, il mio centro ove tutto converge, prevale rispetto al dato glorioso da onorare? Mi sono sempre detta che dobbiamo chiedere ripetutamente perdono per le offese arrecate dagli uomini al ns. Dio, al Signore Gesù Cristo. Ma lo scandalo della croce richiamato da Frate Attilio mi ha ricordato una lezione di lectio divina ove San Paolo afferma che la parola croce è stoltezza per quelli che si perdono-pagani mentre per quelli che si salvano, ossia per noi credenti, è potenza ed amore gratuito di Dio! La catechesi come seguita è stata anche rassicurante per il sottolineare Frate Attilio l’immensa misericordia di Dio su tutti noi, manifestata attraverso la crocifissione di Gesù Crocifisso, la sua morte e resurrezione, poiché esprime l’amore infinito di Dio per tutti noi. Con la catechesi di Suor Emanuela mi sono sentita abbracciata dalla misericordia di Dio, il sentirmi figlia unigenita al pari degli altri, il dovermi lasciare andare senza timore nelle sue braccia, per confidare in Lui sempre. Ho avvertito una dolcezza infinita. Lo Spirito Santo, consolatore, colui che opera in noi nella mirabile lezione di suor Emanuela ha lasciato aperto il quesito sulle opere che vogliamo compiere per Dio o fare opere di Dio. Su questo la risposta su come operare non posso sapere, non potrei con la sola forza della mia ragione cogliere la Sua sapienza e il Suo disegno su di me, per questo devo fare silenzio e pormi in ascolto per consentire al mio Signore per mezzo dello Spirito Santo, di agire in me a superamento dei miei limiti.

Vi è quindi la certezza comunque di dover proseguir il mio cammino di fede, di accogliere le occasioni di crescita spirituale e vicinanza comunitaria che mi vengono offerte, quale grazia ricevuta per opera di Dio, per comprendere la chiamata e su questo confido sempre in Lui, prego per il perdono se ad oggi posso aver deluso le Sue aspettative. Per la comunione e vicinanza con Voi tutti esprimo un ringraziamento importante e per il merito dei componenti dell’associazione Faustinum a cui rivolgo ogni augurio di crescita e diffusione, quali dispensatori di misericordia per opera dello Spirito Santo anche nei confronti di chi al momento non è apostolo della Divina Misericordia. Spero di approfondire meglio la spiritualità di Santa Faustina ed auguro a tutti Pace e Bene.

Carmen De Girolamo di Bari
Partecipante al ritiro Nazionale