Nel nome del grembo

Chiudo gli occhi 
ho i suoi fiori 
sotto il peso della croce nel cuore del grembo. 

Il silenzio 
profuma di pianto 
della gioia, 
calma, 
nata 
nel fuoco
nel ghiaccio
delle stagioni,
persa,
divampa,
nella pancia della terra,
fastidiosa, 
alle salme impudiche,
per la più insolente delle tristezze.

Io figlia 
della forza 
e della potenza della misericordia.

Io madre 
della luce 
per ritrovare te, 
ancora, un istante, te.

Io sposa 
del silenzio 
quando le grida 
liberano pace, 
e mi ritrovo,
ti ritrovo,
ad asciugarmi il pianto.

Tu figlio,
mio, 
di dolore 
disprezzato 
dai giudici 
dall’amor profano
vinto 
dal peso 
della libra e delle bocche.

Tu padre del mondo,
mio,
custode
nei miei passi. 

Tu sposo 
delle anime
dei loro chiodi
delle ubbie di letterato
del fanatico ubriaco. 

Apro le mani
ho i suoi fiori 
per adornare il tuo volto
il mio vuoto.

Raffaella Maria Barbara Direnzo
Partecipante la Ritiro nazionale Faustinum di Cesenatico ottobre 2022