Liberi dallo scoraggiamento

Gv 13,2-5

Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.

Diario di santa Faustina, n. 163 – «Aiutami, Signore, a far sì che il mio cuore sia misericordioso, in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo. A nessuno rifiuterò il mio cuore. Mi comporterò sinceramente anche con coloro di cui so abuseranno della mia bontà, mentre io mi rifugerò nel Misericordiosissimo Cuore di Gesù».

Meditazione

Comincia fra qualche giorno il Triduo Pasquale, con Gesù che, nel Giovedì Santo, laverà i piedi ai suoi discepoli. Un gesto, questo, che racchiude l’“anima” dell’amore estremo (cioè, eucaristico) con cui Gesù offrirà liberamente la sua vita sulla Croce. Il vangelo racconta infatti che Gesù compie il gesto della lavanda dei piedi «quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo». La scelta del gesto da parte di Gesù non avviene quindi in un momento qualsiasi, ma proprio quando Giuda Iscariota – acconsentendo alla tentazione del Maligno – aveva già deciso di consegnarLo ai capi dei sacerdoti e agli anziani perché fosse catturato. Nessuno potrà mai immaginare l’altissimo grado di sofferenza interiore con cui Gesù visse la consapevolezza del tradimento di uno dei suoi discepoli, ma proprio il fatto di lavare i piedi a ciascuno di loro (Giuda compreso) mostra quanto il Suo amore avesse la forza di superare non solo la violenta tempesta che si sarebbe di lì a poco abbattuta su di Lui, ma anche la probabile tentazione di scoraggiamento dovuto alla cocente delusione di vedersi tradito proprio da uno di quei discepoli che Lui stesso aveva chiamato a seguirLo. È solo contemplando questa icona, che si può comprendere, gustare e fare anche nostro il proposito con cui santa suor Faustina si prefisse di partecipare a tutte le sofferenze del prossimo e, soprattutto, di non rifiutare il proprio cuore a coloro che, certamente, avrebbero approfittato della sua bontà («Mi comporterò sinceramente anche con coloro di cui so abuseranno della mia bontà»). Da notare, però, che quello di santa suor Faustina non è un proposito che conterà eroicamente (ed ingenuamente!) sulle proprie forze, ma sulla forza eroica e consapevole della propria fede nella potenza di Gesù: «mi rifugerò», aggiunge infatti, «nel Misericordiosissimo Cuore di Gesù». “Mi rifugerò” dice la confidenza di santa suor Faustina con Gesù, ma anche una saggia e umile immersione nella vigile protezione di Gesù. I gesti dell’amore estremo ed eucaristico (e quindi «misericordiosissimo») trovano, nell’intima unione con Gesù, la loro unica possibilità di esecuzione. 

Domande di riflessione

  1. Il servizio degli altri (anche quello più semplice) mi costa sforzo?
  2. Quanto le offese che ricevo, soprattutto dalle persone che amo, bloccano il dono del mio amore?
  3. Cerco nella preghiera di unione con il Cuore «misericordiosissimo» di Gesù la forza di amare?
  4. Contemplo nell’Eucaristia l’amore estremo di Gesù per me, anche quando lo tradisco con il mio peccato?
  5. Come mi sento quando incontro persone di cui so che, come scrive santa suor Faustina, «abuseranno della mia bontà»?

Preghiere

  1. La Tua Misericordia, Gesù, pervada il nostro cuore rendendolo disponibile all’amore del nostro prossimo. Preghiamo.
  2. Fa’ di noi, Gesù, i testimoni della Tua Misericordia senza limiti soprattutto con coloro che sono lontani dal Tuo amore. Preghiamo.
  3. Gesù, donaci il Tuo Spirito e insegnaci a rifugiarci nel Tuo Misericordiosissimo Cuore. Preghiamo.
  4. Aiuta, Gesù, il Papa, i cardinali e i vescovi a lasciare trasparire, nella loro azione pastorale, il Tuo amore estremo per noi. Preghiamo.
  5. Sostieni con la Tua Misericordia senza limiti le coppie sposate e le famiglie in difficoltà, perché contemplando il Tuo amore estremo si uniscano a Te e risolvano i loro conflitti. Preghiamo.

Segue la coroncina alla Divina Misericordia.