Tempo di pace?

Mc 9, 2-3a.5-8

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. 

Diario di santa Faustina, n. 145 – In tempo di pace l’anima si sottopone a sforzi continui come fa in tempo di battaglia. Deve esercitarsi molto; diversamente nemmeno parlarne di vittoria. Il tempo di pace lo considero come il tempo di preparazione alla vittoria. Deve vigilare continuamente. Vigilanza e ancora una volta vigilanza! L’anima che riflette ottiene molta luce. Un’anima dissipata si mette da sola in pericolo di cadere e non si meravigli se poi cadrà.

Meditazione
Dopo le tentazioni, nella seconda domenica di Quaresima incontriamo la trasfigurazione di Gesù. Tra i due episodi, però, non c’è contrasto, ma continuità. Il rischio, infatti, è quello di considerarli momenti separati: nelle tentazioni, la lotta contro il maligno, con le sue fatiche e i suoi sudori; nella trasfigurazione, il riposo nella luce beatifica di Dio, con le sue gioie e le sue consolazioni. La trasfigurazione, invece, pur essendo un momento di rivelazione della gloria di Gesù, è, al contempo, il preludio alla lotta ancora più dura della Passione, nella quale Gesù e i suoi discepoli saranno coinvolti con esiti drammatici: triplice rinnegamento di Pietro e Gesù abbandonato dalla maggior parte degli altri discepoli. Il «tempo di pace», come lo chiama santa suor Faustina alludendo al tempo in cui l’anima non è manifestamente coinvolta in una lotta spirituale, può perciò costituire un’illusione (essere diventati inattaccabili) e contenere un’invisibile tentazione (poter deporre, anche per poco, le armi del combattimento). Il tempo della pace – dice invece santa suor Faustina – è il tempo della preparazione alla vittoria. E per rimarcare l’importanza di non abbassare la guardia esclama: Vigilanza e ancora una volta vigilanza!. Non a caso, nel vangelo i discepoli vengono ammoniti dalla voce del Padre: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». Come a dire: non la visione della gloria di Gesù è la vostra salvezza, ma l’ascolto continuo della Sua Parola vi condurrà alla vittoria, soprattutto quando le vesti splendenti e bianchissime della Sua trasfigurazione si cambieranno nei panni spregevoli di un condannato a morte. Che il tempo di pace sia un tempo di preparazione alla lotta è confermato in un altro punto del Diario, dove santa suor Faustina scrive che le prove possono essere precedute proprio da momenti di consolazione: Tutte queste prove sono pesanti e difficili, ed Iddio non le manda ad un’anima che non sia stata ammessa ad un più profondo rapporto con Lui e che non abbia gustato del dolcezze del Signore (n. 97). Dunque, occhi sempre aperti!

Domande di riflessione

  1. Ho mai sperimentato la grazia della consolazione?
  2. Come gestisco i momenti in cui Gesù mi fa sentire il calore della sua vicinanza? Cado, cioè, nella tentazione di “abbassare” la guardia o chiedo a Gesù di rafforzarmi nelle future lotte?
  3. Un’anima dissipata si mette da sola in pericolo di cadere, scrive santa suor Faustina: lotto contro tutto ciò che mi fa sprecare il tempo in cose inutili che minacciano la mia unione con Gesù?
  4. Il Padre avvisa i discepoli che più importante della visione di Gesù è l’ascolto della Parola di Gesù: cosa ne penso?

Preghiere

  1. Padre Misericordioso, che ci sproni all’ascolto della Parola del Tuo amatissimo Figlio, aiutaci con la Tua grazia a camminare con la luce della fede nei momenti della lotta. Preghiamo.
  2. La Tua Misericordia, Gesù, ci aiuti a vivere con umiltà le consolazioni che ci concedi. Preghiamo.
  3. Gesù Misericordioso, sostieni coloro che vivono nell’aridità spirituale. Preghiamo.
  4. Figlio amatissimo del Padre, elargisci la tua grazia a chi ancora non Ti conosce. Preghiamo.
  5. Abbatti, Gesù Misericordioso, le pareti della dissipazione che ci allontanano da Te. Preghiamo.

Segue la coroncina alla Divina Misericordia.