Liberi dall’equivoco

Gv 12, 20-25

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna».

Diario di santa Faustina, n. 446 – «Vedi quelle anime, che sono simili a Me nella sofferenza e nel disprezzo: le stesse saranno simili a Me anche nella gloria. E quelle che assomigliano meno a Me nella sofferenza e nel disprezzo: le stesse assomiglieranno meno a Me anche nella gloria».

Meditazione

Un gruppo di greci ha forse sentito parlare di Gesù come di un guaritore, di un uomo particolarmente saggio, di un grande dispensatore di consigli, di uno stratega capace di affrontare problemi e risolvere situazioni. E ora, ovviamente, vogliono ottenere l’opportunità di incontrarlo per conoscere il segreto della felicità, l’arte del buon vivere, la via della gloria, la chiave del successo: «Signore», dicono perciò a Filippo, «vogliamo vedere Gesù». La richiesta non nasconde secondi fini: è autentica. Ma, forse, non è ancora “pura”: non è cioè esente da un equivoco ricorrente anche fra noi cristiani – in particolare, tra coloro che hanno ricevuto una speciale chiamata all’apostolato (qualsiasi apostolato, non solo quello legato al sacerdozio ministeriale o alla vita consacrata). L’equivoco, cioè, di ritenere che la via della vita, cioè della felicità proposta da Gesù, passi attraverso una qualsiasi gloria terrena – fosse anche una “idea forte” in grado di trascinare le folle e cambiare il mondo una volta per tutte. I greci perciò vogliono vedere Gesù, ma Gesù, proprio per esaudire la loro richiesta, dà loro appuntamento sulla sua Croce: «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto». Ci dirigiamo verso la quinta domenica di Quaresima, quella che precede di una settimana la rivelazione della via sulla quale Gesù non esiterà a rivelare la sua vera gloria, cioè la Sua Passione. Quella della Passione è proprio l’“idea forte” proposta da Gesù: è la chiave per la giusta comprensione della Sua persona e del Suo mistero, ma anche la chiave per la giusta comprensione della nostra stessa persona e, perciò, della nostra missione e del nostro mistero. La frase rivolta da Gesù a santa suor Faustina («Vedi quelle anime, che sono simili a Me nella sofferenza e nel disprezzo: le stesse saranno simili a Me anche nella gloria») è quindi una preziosa indicazione per la nostra vita e per il nostro stesso apostolato: non il consenso o l’ammirazione generale (compresi anche i “mi piace” raccolti sui social) parlano del nostro valore e guadagnano il mondo a Dio, ma l’unione con Gesù che passa per la “porta stretta” dell’amore donato.

Domande di riflessione

  1. Perché cerco Gesù nelle varie circostanze della mia vita?
  2. Quali seduzioni esercitano su di me le glorie terrene?
  3. Qual è l’“idea forte” di Gesù che più mi ha colpito quando ho sentito parlare di Lui per la prima volta e che più mi ha affascinato?
  4. In che consiste, a mio parere, il valore della mia persona e delle cose che faccio alla luce della risposta che Gesù dà ai greci che lo cercavano?

Preghiere

  1. Fa’, o Gesù Misericordioso, che la nostra vita non ruoti attorno alla ricerca della gloria personale, ma della Tua gloria. Preghiamo.
  2. Gesù, fa’ che non abbiamo paura della sofferenza e del disprezzo e rendici capaci di salire con Te sulla Croce. Preghiamo.
  3. Purifica, Signore, la Tua Chiesa e rendila capace di seguirti sulla via della Croce che Tu stesso hai tracciato per lei. Preghiamo.
  4. Il nostro apostolato, Gesù, abbia come unico scopo quello di farti conoscere. Preghiamo. 
  5. Purifica, Gesù, la nostra preghiera e fa’ che corrisponda sempre alle Tue intenzioni. Preghiamo.

Segue la coroncina alla Divina Misericordia.