La fede non cede all’angoscia

Lc 12, 25-31

Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così bene l’erba nel campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede. E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

Diario di santa Faustina, n. 2 – Se guardo verso il futuro, m’investe la paura, / Ma perché inoltrarsi del futuro? / Mi è cara soltanto l’ora presente, / Perché il futuro forse non albergherà nella mia anima. / Il tempo passato non è in mio potere / Per cambiare, correggere od aggiungere qualche cosa, / Né i sapienti, né i profeti han potuto far questo. / Affidiamo pertanto a Dio ciò che appartiene al passato. / O momento presente tu mi appartieni completamente, / Desidero utilizzarti per quanto è in mio potere, / E nonostante io sia piccola e debole, / Mi dai la grazia della tua onnipotenza. / Perciò, confidando nella Tua Misericordia, / Avanzo nella vita come un bambino, / Ed ogni giorno Ti offro il mio cuore / Infiammato d’amore per la Tua maggior gloria.

Meditazione

Un testo antico dice che i cristiani «né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini». Certamente i costumi di un credente non si differenziano da quelli di un non credente dal punto di vista di ciò che è più autenticamente umano. La differenza è invece la fede con cui vive tutto ciò che lo è. La fede di un credente è chiamata a distinguersi, in particolare, per la capacità di affrontare quella lotta così comune che è quella contro le preoccupazioni e contro la sua figlia più pericolosa: la paura. La paura dice la sana consapevolezza di una minaccia reale che incombe. Ma quando diventa ansia e angoscia, può anche dire mancanza di fede. Ciò che ricade sotto il dominio del nostro controllo difficilmente genera paura. Ma ciò che sfugge a tutto questo (il passato non più modificabile, il futuro ancora ignoto, la volontà e le scelte di chi ci circonda e ci circonderà) può facilmente creare paura: una sensazione di inquietante dipendenza da tutto quello che non corrisponde alle nostre aspettative o alle nostre speranze. Anche santa suor Faustina, come tutti gli esseri umani, visse il sentimento della paura e le sue degenerazioni più frequenti: l’ansia e l’angoscia. Tuttavia ha sempre cercato di contrastare questo sentimento non solo con la fede di chi si affida a Dio in tutto, come il bambino che si affida a chi è più grande di lui per imparare la difficile arte di vivere (Avanzo nella vita come un bambino, / Ed ogni giorno Ti offro il mio cuore / Infiammato d’amore per la Tua maggior gloria), ma anche con la ragione rischiarata dalla fede (perché inoltrarsi del futuro? / Mi è cara soltanto l’ora presente, / Perché il futuro forse non albergherà nella mia anima). Dice Gesù: non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia. Ma per poterci riuscire è necessario che ci lasciamo illuminare: da Lui stesso, ma anche e dall’esempio e dalla intercessione di santa suor Faustina.

Domande di riflessione

  1. Quali sono le paure che più mi affliggono?
  2. In che modo affidarmi a Gesù Misericordioso mi aiuta ad affrontare e a sconfiggere le mie paure?
  3. Come reagisco nella preoccupazione: comincio a lottare con la preghiera e con la riflessione personale, oppure mi abbandono allo scoraggiamento?
  4. Mi affido a Gesù tramite un direttore spirituale per imparare a lottare contro le preoccupazioni?

Preghiere

  1. Nell’angoscia, Gesù, rischiara le nostre tenebre con la Luce della Tua Misericordia. Preghiamo.
  2. Avvolgi con la Tua Misericordia, Gesù, chi è oppresso dalle preoccupazioni della vita. Preghiamo.
  3. La Tua Misericordia, Gesù, venga incontro ai padri e alle madri di famiglia senza lavoro. Preghiamo. 
  4. Insegnaci, Gesù Misericordioso, l’arte dell’efficace lotta spirituale. Preghiamo.
  5. Ricolma con la Tua Misericordia, Gesù, i poveri e i senza tetto. La tua Provvidenza illumini chi può andare loro incontro nelle loro ansie e nelle loro necessità materiali e spirituali. Preghiamo.

Segue la coroncina alla Divina Misericordia.