Luca 2, 6-9.15-16a.17-19.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, e dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
Diario di santa Faustina, n. 785 – La Madonna mi ha insegnato a prepararmi alla festa del Natale del Signore. L’ho vista oggi senza il Bambino Gesù e mi ha detto: “Figlia mia, procura di essere mite e umile affinché Gesù che dimora continuamente nel tuo cuore possa riposare. Adoralo nel tuo cuore. Non uscire dal tuo raccoglimento interiore. Ti otterrò, figlia Mia, la grazia di questo genere di vita interiore, di modo che senza che abbandoni la tua intimità, possa adempiere all’esterno tutti i tuoi doveri con maggior precisione”.
Meditazione
Gesù non nasce in un clima accogliente. La Santa Famiglia, infatti, deve accontentarsi di una modesta sistemazione e lo stesso Gesù viene adagiato in una povera mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. Ciò malgrado, un angelo di Dio appare a dei pastori sconosciuti, che la gloria del Signore»avvolge di luce. È un quadro a tinte contrastanti: la povertà disadorna del Bambino che nasce nel rifiuto e nell’anonimato da una parte; la gloria della luce sfolgorante di Dio dall’altra. Segno che, con la nascita di Gesù, povertà umana e gloria di Dio non si escludono, ma si richiamano a vicenda. La Madonna insegna dunque a santa suor Faustina a prepararsi al Natale del Signore. Si noti bene: non al Natale, ma al Natale «del Signore». Un conto, infatti, è prepararsi al Natale pensando solo agli acquisti, ai divertimenti, o a qualche giorno di riposo dal lavoro e dallo studio. Tutte cose buone e necessarie. Ma un altro è prepararsi come la Madonna insegna a santa suor Faustina: essere mite e umile, adorare Gesù nel cuore, restare nel raccoglimento interiore. La differenza è questa: il primo modo di prepararsi al Natale pone un taglio netto tra la vita “di tutti i giorni” e quella dei giorni di festa; il secondo modo di prepararsi al Natale «del Signore» pone invece un ponte tra le due, esattamente come, nel vangelo, c’è un ponte fra l’anonima povertà della mangiatoia e la luce sfolgorante della gloria di Dio che avvolge i pastori. Il primo modo crea illusioni e diseduca a vivere con gioia anche la “realtà” quotidiana. Il secondo insegna a vivere, in pienezza, vita quotidiana e festa. Il genere di vita interiore che la Madonna insegna a santa suor Faustina consiste, infatti, nel vivere la festa interiore di Gesù che dimora continuamente nel suo cuore in modo, però, da farle compiere non solo tutti i doveri, ma di adempierli addirittura con maggiore precisione. Il vangelo dice poi che, dopo la nascita di Gesù, Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. Questo ci permette di ricevere da Maria SS. un’indicazione preziosa: unirsi a Lei e al suo raccoglimento per conservare la presenza di Gesù dentro di noi, anche dopo il Natale.
Domande di riflessione
- Dopo avere letto il brano del Diario di santa suor Faustina, quali sentimenti ho provato?
- Che cosa rappresenta il Natale per me, alla luce di quanto riporta il Vangelo?
- Mi è mai capitato di preparare il Natale secondo le indicazioni di Maria SS. a santa Faustina?
- Le indicazioni di Maria SS. possono aiutarmi a vivere meglio il rientro al lavoro o allo studio dopo le feste di Natale?
Preghiere
- Gesù, aiutaci a prepararci alla Tua venuta con spirito di raccoglimento e di preghiera. Preghiamo.
- Ti supplichiamo, Gesù, per tutti coloro che vivono le feste di Natale nell’abbandono e nella tristezza. La Tua Misericordia riempia i loro cuori della Tua grazia e della Tua gioia. Preghiamo.
- La Tua Misericordia, Gesù, avvolga i nostri giorni di preparazione al Natale e fa’ che, uniti strettamente a Maria SS., viviamo con Te i giorni di festa e quelli ordinari. Preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.