Luca 1, 40-45
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Diario di santa Faustina, n. 55 – Un’altra volta ricevetti questo insegnamento: si comporti in modo che chiunque si avvicini a lei, se ne parta felice. Diffonda attorno a sé il profumo della felicità, poiché da Dio ha ricevuto molto e quindi deve dare molto agli altri. Che tutti possano ripartire felici da lei, anche se hanno appena sfiorato l’orlo della sua veste. Ricorda bene le parole che ti ho detto ora. Un’altra volta mi disse queste parole: permetta al Signore di spingere la navicella della sua vita in alto mare, sulle acque immensamente profonde della vita interiore.
Meditazione
Il Diario riporta molti episodi in cui santa suor Faustina dovette affrontare fatiche e ostacoli. La sua stessa vita interiore fu molto travagliata: nella «prova delle prove», ad esempio (nn. 98-103), sperimentò il buio dell’anima, l’assenza di sostegni sensibili, la sensazione di «avere perduto Dio per sempre, quel Dio che amava tanto» (Diario, n. 103), l’incomprensione del confessore e la diffidenza di certe consorelle. Ma il legame singolare con Gesù e Maria SS. non le fece mancare né le consolazioni, né la grazia della gioia che, come apostola della Divina Misericordia, era chiamata a diffondere. Al riguardo, merita di essere ricordato l’episodio in cui santa suor Faustina visitò la famiglia d’origine nel villaggio di Głogowiec. Saputo di questa sua visita, un giorno andarono a salutarla alcune conoscenti che le chiedevano di prendere i loro bambini in braccio e di baciarli. In qualche caso si trattò, per lei, di un’operazione faticosa perché per farlo dovette vincere un naturale senso di ripugnanza, dovuto in parte alla sporcizia di qualche bambino e, in parte, a un bambino malato agli occhi, che erano pieni di pus. Le persone, poi, che si fermò ad ascoltare erano tristi e senza fede: Ascoltai tutti quelli che mi vollero raccontare i loro guai – scrive – e notai che non c’era un solo cuore gioioso, perché non c’era un cuore che amasse sinceramente Iddio e non me ne meravigliai affatto (Diario, n. 401). Leggendo tutto il brano non è difficile scorgere in santa suor Faustina un’affinità molto speciale con la Vergine Maria, che nella visitazione alla cugina santa Elisabetta fece sussultare di gioia, con il suo saluto, il bambino ancora nascosto nel suo grembo. Come cioè Maria SS. portò la gioia di Dio nella casa di santa Elisabetta, così santa suor Faustina portò la stessa gioia nella vita delle persone che incontrò nei giorni della visita alla sua famiglia d’origine. La profonda comunione di santa suor Faustina con Maria SS. le permise di vivere quindi l’indicazione del confessore («chiunque si avvicini a lei, se ne parta felice») e di essere una vera testimone della gioia della fede.
Domande di riflessione
- Ho mai pensato a quanto sia importante la gioia nella testimonianza della mia fede?
- Mi impegno a coltivare con Maria SS. un legame tale da entrare in comunione con la sua stessa gioia? Se sì, in che modo?
- Mantenere il sorriso davanti agli altri nelle difficoltà può, secondo me, contribuire alla loro salvezza?
- Quanto la mia fede, oggi, è causa della mia gioia?
- Santa suor Faustina scrive: non c’era un solo cuore gioioso, perché non c’era un cuore che amasse sinceramente Iddio e non me ne meravigliai affatto. Perché, secondo te, santa Faustina non se meravigliò affatto?
Preghiere
- La Tua Misericordia Gesù illumini le nostre oscurità e ci aiuti a sostenere i momenti difficili della vita in unione con Maria SS., Tua e nostra Madre. Preghiamo.
- Crea in noi, o Gesù, un legame profondo con la Madre Tua. Fa’ che impariamo a unirci a Lei e alla Sua gioia in ogni circostanza. Preghiamo.
- Ti preghiamo, Gesù, di accompagnare tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Fa’ che la presenza di Maria SS. sia di conforto soprattutto ai poveri e ai malati. Ti preghiamo.
Segue la coroncina alla Divina Misericordia.