Il dono di essere sacerdote

Oggi il Signore mi ha detto: “Figlia Mia, scrivi che sono molto addolorato quando delle anime consacrate si accostano al Sacramento dell’amore soltanto per abitudine, come se non distinguessero la differenza di questo cibo. Nei loro cuori non trovo né fede né amore.” (Diario 1288)

È una tentazione reale quella di celebrare la Santa Messa frettolosamente …. in modo abitudinario … specialmente quando si celebrano più Sante Messe nello stesso giorno, quando hai tante cose da fare, quando le preoccupazioni annebbiano la volontà e rendono meccanici gli atti, i movimenti e le parole della Liturgia. La nota 1288 del diario di Santa Faustina mi ricorda la gioia della mia ordinazione: come è bello essere sacerdote! Ancora oggi non comprendo la grandezza e il privilegio che mi è stato donato. La Sua Reale Presenza che si fa vicino a me … vicinissimo a tal punto da poterlo toccare … poter assistere “in prima fila” all’evento centrale di tutta la storia della Salvezza: il Verbo che si fa carne, la Sua Passione, Morte e Risurrezione. Il Suo essere dono per tutti noi! Il Suo entrare dentro di noi … Il nostro trasformarci in Lui. Essere lì … per convertirci e divenire buoni come il “pane”, pronti ad essere donati al nostro prossimo. Quale straordinaria esperienza d’Amore! Signore, donami l’umiltà necessaria per prepararmi con rispettoso silenzio alla Liturgia della Parola di tutte le Sante Messe, donami la Sapienza dello Spirito perché possa vivere con fede ogni Eucarestia che celebrerò in vita, donami la fede di celebrare ogni Santa Messa come se fosse l’ultima della mia vita … sempre speciale … dono infinito della Tua Misericordia. Amen.

Frate Attilio, apostolo Faustinum di Bergamo